Intervista a Alberto Nervo

ALBERTO NERVO sarà ai prossimi Campionati Nazionali WorldSkills Italy 2016 in programma a Bolzano (29 settembre – 1 ottobre) e presenzierà agli EuroSkills 2016 di Göteborg (Svezia) dall’1 al 3 dicembre, per il mestiere di MECCANICO. Lo abbiamo raggiunto al telefono per sapere le sue impressioni sulle prossime competizioni!

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Mancano pochi giorni all’inizio dei Campionati Nazionali WorldSkills Italy 2016, mentre per gli EuroSkills dovremo ancora aspettare un paio di mesi. Matteo Marcolin e Simone Cassino si sono allenati duramente. Volevamo chiederti che sensazioni hai a riguardo!

Abbiamo iniziato un percorso di preparazione per entrambi, abbiamo un po’ approfondito i sistemi dell’automobile che nel percorso scolastico loro non avevano fatto, ed abbiamo anche iniziato a pensare alla diagnostica della vettura nell’ambito di ciò che saranno poi le gare.

Tu sei Expert dalla prima edizione dei Regionali. È però una bella responsabilità, perché sei chiamato a giudicare l’operato dei ragazzi. Per voi giudici, qual è l’aspetto più difficile nel valutare quel che fanno in gara?

L’aspetto un po’ più difficile è capire se effettivamente quando fanno errori sono solo dovuti al cosiddetto panico da palcoscenico o se invece sono vere e proprie carenze a livello di apprendimento, quello sì, perché può capitare a volte di fare errori generati dalla tensione.

Se potessi dire qualcosa ai ragazzi, immaginando di essere attimi prima della gara, quale sarebbe?

Beh, di non spaventarsi. Non è poi così difficile come loro credono, anche se noi ci mettiamo comunque del nostro per preparare una prova abbastanza particolare. Ma non è impossibile da risolvere: con un po’ di calma e un po’ di logica si riesce a fare tutto.

Come fa un meccanico a capire di essere tagliato per quel mestiere?

Allora, distinguiamo innanzitutto il meccanico di un tempo e il meccanico di oggi, perché quello di oggi dovremmo iniziare a chiamarlo con un nome nuovo, che è meccatronico. Un tempo, un po’ di passione per i motori, un po’ di logica, tanta voglia di imparare potevano rendere una persona un eccellente meccanico, che avrebbe imparato nel tempo un buon mestiere. Per il meccanico di oggi non basta più purtroppo solo il voler imparare, bisogna anche essere portati per l’elettronica e l’elettrotecnica, perché le macchine di oggi sono molto più complicate e quindi bisogna avere anche un po’ più di pazienza e conoscenze. Non bisogna più pensare alla vettura come un motore meccanico, ma un motore con molte componenti elettroniche intorno che lo fanno funzionare. Se non funzionano quelle non funziona neanche l’altro e viceversa.

Quindi la sfida più grande per loro qual è, secondo te?

Il fatto di mettersi in prospettiva di non dover imparare più solamente la meccanica, nuda e cruda, ma anche l’elettronica. Non più solo un mestiere: due!

Secondo te, qual è il contributo più grande che WorldSkills, anche grazie all’Agenzia Piemonte Lavoro, può dare a questi ragazzi e ragazze? Qual è il valore aggiunto?

I ragazzi che hanno partecipato alle varie edizioni, sia quelli a podio che quelli non, hanno capito a che scalino era la loro preparazione, ma anche quello di cui il mercato ha bisogno. E, talvolta, alcuni hanno toccato con mano vedendo che il loro livello era in realtà più basso di quel che la realtà richiede. I ragazzi pensano di essere un voto 10 e scoprono magari di essere un voto 6, cioè che mancano loro tante cose per arrivare a conoscere il mestiere vero e proprio. Grazie ai WorldSkills, si fanno un’idea molto pratica di quello che manca loro.

Serve a riportarli alla realtà?

Esatto, coi piedi per terra!

C’è qualche momento in particolare che ti ricordi, di questi anni di WorldSKills?

Diciamo che anche noi che siamo Expert, addirittura in qualità di aziende esterne, neanche come centri di formazione, partecipiamo a questa manifestazione anche per renderci conto del livello di preparazione delle scuole. Abbiamo partecipato agli ultimi Campionati Regionali WorldSkills Piemonte anche e soprattutto per osservare, ma ci siamo molto appassionati perché vediamo che è un movimento molto bello per tutti questi ragazzi. Crea spirito di squadra, crea molte cose belle, e quindi partecipiamo molto volentieri!

Grazie Alberto, in bocca al lupo!

Intervista a Bruno Lo Rillo

BRUNO LO RILLO sarà il più giovane Competitor del #teamPiemonte in gara ai Campionati Nazionali WorldSkills Italy 2016, dal 29 settembre al 1 ottobre, per il mestiere di GRAFICO. Gli abbiamo fatto qualche domanda per sapere da lui che cosa si aspetta da questa esperienza, ed anche per capire come si sta preparando!

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Come stai, Bruno, come stanno andando queste settimane? E come procedono gli allenamenti?

Bene, abbiamo fatti diversi incontri con Eliana Barbera per perfezionare alcune cose.

Tu sarai a Bolzano dal 29 settembre al 1 ottobre, che cosa ti aspetti da questa esperienza? Sei un po’ emozionato?

Mah, più che altro se vado là non è solo per partecipare. Ai Campionati Regionali WorldSkills Piemonte 2015 ero il più piccolo nelle prime gare e sono riuscito a qualificarmi lo stesso, quindi perché non dovrei passare ai Nazionali?

Parlando di gare: tu hai un rituale scaramantico prima dei WorldSkills?

Mah più che altro ripasso qualcosa, ma non ho gesti scaramantici.

Il momento più bello che ricordi, legato a WorldSKills? Preparazione, gara, quando qualcuno ti ha dato un consiglio…

Beh i momenti più belli sono l’inizio e la fine della gara. All’inizio si è tutti là, un po’ insicuri, nessuno sa bene come muoversi, e poi alla fine si ha la percezione di come si è andati. Sono i momenti più emozionanti!

C’è qualcuno che ti ha motivato, per queste competizioni?

L’unica motivazione che ho avuto è stata la mia. Essendo più giovane, magari mi dicevano “Ma sì, magari si va per partecipare”. Io ero forse l’unico che ci credeva veramente, posso ringraziare me stesso!

Quindi te l’aspettavi, non è stata una sorpresa!
Beh, diciamo che ero consapevole delle mie possibilità e del fatto che potevo farcela!

Parlando invece del tuo futuro lavoro: quando hai realizzato che volevi fare il grafico?

Sin da quando ero piccolo, mi è sempre piaciuto disegnare, creare cose nuove… Ho trovato questa scuola, Piazza dei Mestieri, dove andava anche mio fratello, e ho pensato “Potrebbe essere la mia strada!”. All’inizio diciamo che forse, anche se i lavori mi riuscivano, non “spiccavo” tanto. Poi grazie alla mia personalità, che è abbastanza competitiva, sono riuscito a farmi valere e a tirare fuori ciò che avevo.

L’aspetto che ti piace di più dell’essere grafico?

L’originalità! È la cosa più difficile da trovare, ma è anche la più bella.

Qual è il lavoro che ti ha dato più soddisfazione?

Ce ne sono parecchi, io amo usare Photoshop, Illustrator, mischiare i vari programmi e software… Non c’è un lavoro specifico però: cerco di fare al meglio tutti!

Secondo te, WorldSkills ha un po’ cambiato il tuo approccio a questo mestiere?

Sì! Un po’ mi ha fatto capire come si lavora, come fare le cose in tempi più veloci, più professionali. La competizione mi ha avvantaggiato perché mi piace.

Tanti ragazzi dicono che la competizione invece causa un po’ di ansia.

Ecco, per me è il contrario, perché mi sento a mio agio!

Completa la frase: se torno da Bolzano con la medaglia d’oro…

Eh! Eh! Festeggio tanto! Faccio una bella festa e poi vado a dire a tutti quelli che pensavano che non ce l’avrei fatta “Guarda qua”.
In bocca al lupo, Bruno!