ANDREA REVEL CHION, pasticcere, è un Expert dei WorldSkills sin dalla prima edizione dei Campionati Regionali WorldSkills Piemonte. Lo abbiamo contattato per chiedergli le sue impressioni in vista dei Campionati Nazionali WorldSkills Italy 2016 in programma a Bolzano.
Mancano poche settimane ai Nazionali, Tommaso [Grollero, ndr] ovviamente si sta già esercitando e noi volevamo chiederti che sensazioni hai a riguardo.
Ci sentiremo a breve, devo capire se è riuscito a organizzarsi per l’elaborazione in zucchero, visto che quest’anno nei test project hanno aggiunto delle prove sullo zucchero filato.
Lui peraltro si esercita da solo, mi ha detto, non ha un tutor che lo segue.
Sì, ha terminato la scuola e si è esercitato alla Selmi di Alba per il cioccolato, poi a Torino da Guido Gobino e tramite il suo ex insegnante ha trovato anche altre opportunità di allenamento.
Tu sei un Expert dalla prima edizione dei Regionali. È però una bella responsabilità, perché sei chiamato a giudicare l’operato dei ragazzi. Per voi giudici, qual è la sfida più grande?
Eh, la parte più difficile è riuscire a valutarli con obiettività, mantenendo l’imparzialità, perché a volte si tende a “proteggere” il concorrente di casa…
C’è stato un momento in particolare delle gare, qualche aneddoto che ti ricordi?
Mi viene in mente subito su due piedi quello che riguarda Enrico Dutto, il ragazzo che vinse una medaglia d’argento a Bolzano. Nella fase finale della competizione stava montando la sua pièce di cioccolato e a un certo punto… È crollata! Era alta, molto bella, ed è crollata in un colpo. Però è stato bello vedere Enrico che si è fermato quei due-tre minuti, ha guardato quello che era rimasto e con una grande capacità di problem solving ha ricreato un’ altra pièce con ciò che di buono era rimasto. Avere il Piano B è importante!
Rispetto a quando hai iniziato, in che cosa trovi sia più cambiato il mestiere di pasticcere?
Diciamo che si è più raffinato, per quanto riguarda ad esempio le decorazioni, le presentazioni… Ed anche per ciò che riguarda i nuovi materiali.
Secondo te in generale che cosa ci vuole per diventare un vero professionista?
Prima di tutto la passione, la voglia di fare e, per quanto riguarda la pasticceria, una buona carica di fantasia e di idee. La voglia di sperimentare, di creare cose nuove.
Secondo te, dato che parliamo di mettersi in gioco continuamente, qual è il contributo più grande che WorldSkills, anche grazie all’Agenzia Piemonte Lavoro, può dare a questi ragazzi e ragazze? Qual è il valore aggiunto?
È un momento di socializzazione, poi dà la possibilità di mettersi a confronto con altri ragazzi, altre realtà regionali, nazionali ed estere, con altre persone, altri tipi di lavori, altre modalità professionali.
Se potessi dire qualcosa ai ragazzi e alle ragazze, immaginando di essere proprio al momento della gara, quale sarebbe?
Mah, di lavorare con naturalezza e con tranquillità. Concentrati, ma senza farsi prendere dall’ansia di fare in fretta le cose, di spingere troppo sull’acceleratore per finire prima. E pensare bene a ciò che stanno facendo. Con calma e l’organizzazione dovuta, fare quel che devono fare.
Grazie Andrea, in bocca al lupo anche a te!