Campioni ieri, testimonial oggi: Laura Canevotti

Laura_Canevotti

Da WorldSkills alla Scala: il sogno di Laura Canevotti diventa realtà

Laura Canevotti, 19 anni, estetista del Novarese, si presenta nel mondo del lavoro con una marcia in più: la medaglia d’oro a WorldSkills Italy 2018, i campionati nazionali dei mestieri organizzati a Bolzano, e la partecipazione ai mondiali WorldSkills International 2019, ospitati a Kazan, in Russia.

L’ex studentessa dell’agenzia formativa Enaip di Borgomanero (in provincia di Novara) aveva già preso parte alle impegnative selezioni regionali, dove si era distinta per bravura e precisione. Elemento di forza del team piemontese sostenuto e promosso da Agenzia Piemonte Lavoro, alle competizioni nazionali di Bolzano Laura è salita sul gradino più alto del podio nella categoria beauty therapist, imponendosi su concorrenti provenienti da diverse regioni italiane e conquistandosi così la possibilità di accedere ai campionati mondiali. Un risultato eccezionale, ottenuto con il sostegno di ottimi docenti, ma anche con impegno, studio e passione.

L’esperienza formativa delle competizioni, insieme alle sue abilità, le hanno aperto una grande opportunità professionale: Laura è stata ammessa all’esclusivo corso di trucco e acconciatura teatrale dell’Accademia Teatro alla Scala di Milano. Alle prove di selezione le sue skills hanno convinto la commissione: ora per lei inizia un’esperienza didattica e lavorativa unica, che le consentirà di imparare i segreti del mestiere e vivere l’atmosfera del dietro le quinte di uno dei teatri più famosi al mondo.

«Le competizioni WorldSkills si sono rivelate fondamentali per superare questa selezione – ha raccontato – perché mi avevano già abituata a lavorare sotto pressione e con ritmi serrati. La mia expert Margherita Ragusa e la mia tutor Orietta De Santis, docenti del Consorzio interaziendale canavesano per la formazione professionale, mi avevano dato consigli che si sono rivelati decisivi anche in questa prova: mettere in ordine la postazione, tenere una postura corretta mentre si attende il giudizio sul lavoro svolto… L’esperienza WorldSkills mi ha insegnato il valore dei dettagli. Non vedo l’ora di cominciare questa nuova sfida!».

Un sogno, quello di Laura, che diventa realtà.

A tu per tu con gli Expert WorldSkills: intervista a Roberta Bestetti

ROBERTA BESTETTI sarà con il #teamPiemonte ai Campionati Nazionali WorldSkills Italy 2016 di Bolzano (29 settembre – 1 ottobre) per il mestiere di SARTO e accompagnerà anche il #teamItaly alla volta di Göteborg (Svezia) per gli EuroSkills 2016 (1 – 3 dicembre). Le abbiamo chiesto di dirci le sue impressioni sulle Competizioni alle porte!

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Mancano ancora mesi ai Campionati Europei, ma le Competizioni Nazionali sono alle porte e Laura e Madalina si stanno già esercitando. Volevamo chiederti che sensazioni hai a riguardo!

Abbiamo un po’ di dubbi perché le scuole in generale, nella formazione, sono un po’ più mirate e specifiche, mentre WorldSkills richiede una preparazione più ampia, a 360° rispetto a questa professione. Preparare le Competitor ad un livello alto richiede molto tempo e risorse. Loro però sono motivate, cercano di dare il meglio di sé!

Essere Expert è una bella responsabilità, perché sei chiamata a giudicare l’operato dei ragazzi. Però siete anche formatori. Tu ti vedi più in veste di giudice o di motivatore?

Forse di giudice. Più giudice che allenatore, sicuramente! Le mie alunne sanno che io sono molto fiscale e severa, non regalo niente a nessuno e vado a scovare il pelo nell’uovo!

Qualcosa mi dice che saranno comunque motivatissime! Ma visto che la tensione a volte gioca brutti scherzi, che cosa diresti loro prima della gara, per tranquillizzarle?

Sicuramente che sono pronte, preparate, di non preoccuparsi perché comunque andrà sarà un successo, soprattutto perché sono arrivate lì e sono tutti sulla stessa barca, remano tutti per ottenere un obiettivo. Speriamo di remare più forte di loro!

Come fa un aspirante sarto a capire di essere tagliato per quel mestiere?

Innanzitutto serve tanta pazienza. Perché questo lavoro è precisione, pignoleria, non devi essere frettoloso, certe cose si ottengono con calma. Non si può fare in fretta e bene. E poi bisogna essere creativi!

Rispetto a quando hai iniziato, che cosa è cambiato per i ragazzi e ragazze che si approcciano al mestiere?

Allora, adesso forse al sarto si chiedono cose che una volta non si chiedevano. Una volta il sarto voleva dire “io arrivo, mi piace quest’abitino, ti porto il modellino” e si confezionava, il sarto aiutava, sceglieva il tessuto… Questo succedeva per la classica bottega di sartoria. Adesso le richieste sono diverse, ci sono le tecnologie, nuovi tessuti, nuovi procedimenti, tecniche, macchinari, devi essere molto più preparato e non fermarti alla classica macchina da cucire.

Cosa consiglieresti a chi vuole provare?

La professione è bella, bisogna avere passione e rendersi conto che fare un vestito non è una cosa facile. Tanti arrivano chiedendo una modifica e pensando “tanto cosa ci vuole?”. Ci vuole tanto. Richiede tempo, pazienza, esperienza, chi vuol cominciare deve rendersi conto che c’è tanto lavoro dietro, ci vogliono anni. Anche per me che insegno, ogni giorno c’è una cosa nuova da imparare. È un continuo aggiornarsi!

Secondo te, qual è il contributo più grande che WorldSkills, anche grazie all’Agenzia Piemonte Lavoro, può dare a questi ragazzi e ragazze? Qual è il valore aggiunto?

Sicuramente è importantissimo, per questo ho cercato di spronare le mie alunne a partecipare, perché è un’esperienza di crescita personale, potersi confrontare con le stesse realtà in ambienti diversi è un valore aggiunto per la propria carriera. A me è capitato di portare queste ragazze a fare anche altre gare e le vedi proprio crescere. Maturano, acquisiscono professionalità, ti fanno domande ulteriori.

Vogliamo far loro un “in bocca al lupo”?

Un grande grande in bocca al lupo, mettiamocela tutta e non scoraggiamoci, che ce la faremo!

Grazie, Roberta!

Intervista a Eliana Barbera

ELIANA BARBERA sarà con il #teamPiemonte nella trasferta bolzanina per i WorldSkills Italy 2016 in programma dal 29 settembre al 1° ottobre. Le abbiamo chiesto le sue impressioni, specie per ciò che riguarda essere un’Expert ai WorldSkills, ma anche curiosità su come si sta evolvendo il mestiere di GRAFICO.

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Mancano pochi giorni ai WorldSkills Italy e qualche mese agli EuroSkills, però Bruno si sta già esercitando e ci sembra molto sicuro di sé. E abbiamo sentito anche Veronica che sta facendo uno stage con Laura Tonatto Profumi, ci è parsa emozionata, ma molto entusiasta. Tu, da Expert, che sensazioni hai?

Bruno è molto determinato, lo conosco ormai da due anni ed è un ragazzo che ama la sfida, innanzitutto con se stesso, ma anche con gli altri. È cresciuto molto, dopo l’esperienza dei WorldSkills ha veramente fatto un salto di consapevolezza. Si è diplomato a giugno, nella scuola professionale di Piazza dei Mestieri, tramite la quale è anche stato due mesi in un’agenzia pubblicitaria per uno stage. Il tutto si combina, WorldSkills da una parte, stage e scuola dall’altra. Poi ci siamo incontrati con una cadenza abbastanza regolare, anche con Veronica, che invece ha dato la maturità come grafico l’anno scorso ed ha qualche anno più di lui, ed è diventato anche un bel modo per continuare a provare cose nuove, entrambi si stimolano l’uno con l’altro, si danno dei consigli.

Tu sei Expert dall’edizione 2015 dei Campionati Regionali WorldSkills Piemonte. Per voi giudici, qual è l’aspetto più difficile?

Entrare nel meccanismo di valutazione utilizzato dai WorldSkills. In ambito professionale le valutazioni di merito sul lavoro sono spesso molto soggettive, sensibili alla tua esperienza e alle tue sensazioni personali. Nell’ambito dei WorldSkills è stata invece studiata una griglia di valutazione degli elaborati dei concorrenti molto avanzata, interessante proprio per come scompone le varie parti del lavoro, per come le analizza e valuta e per come “pesa” i giudizi dei singoli Expert per arrivare a una valutazione il più “super partes” possibile. La cosa meravigliosa è comunque vedere a confronto le competenze a livello globale nel mestiere. È un termometro fantastico perché vedi che gli stessi parametri vengono utilizzati tanto in America quanto in Corea, in Europa, quindi ti danno un metro di valutazione della professione a livello mondiale.

È una professione legata all’arte, ma avere parametri oggettivi è importante.

È sicuramente una base. Poi nella competizione valgono regole diverse da quelle che si applicano in campo professionale, ma nella grafica ricorre il fatto di conoscere le regole con cui lavorare e poi trovare il modo di romperle, o quantomeno di adattarle, creartene delle tue, più aderenti alla situazione, al tuo cliente.

Secondo te, qual è il contributo più grande che WorldSkills, anche grazie all’Agenzia Piemonte Lavoro, può dare a questi ragazzi e ragazze? Qual è il valore aggiunto?

La sensazione che quello che loro hanno imparato sui banchi di scuola non era limitato alle poche persone da cui avevano ricevuto insegnamenti, ma che avevano realmente imparato un mestiere con regole che valgono poi in tutto il mondo. WorldSkills dà loro la consapevolezza che quello che fanno ha un valore che va oltre le mura della loro scuola, i confini della loro città, e quindi ti apre le porte a dire “Magari potrei lavorare anche in un’altra città, o in un altro Stato!”.

Parlando della tua professione: che cosa consiglieresti a un ragazzo che ha finito le scuole medie, magari ha anche partecipato all’Orientamento ai Mestieri WorldSkills e ha deciso di diventare grafico? Quali qualità si devono coltivare?

Secondo me le strade sono tante, non c’è un solo percorso. Devono coltivare la loro passione, crearsi una biblioteca di immagini selezionate, che possono ricavare da esperienze diversissime. Anche passioni non strettamente legate alla grafica. Puoi essere un appassionato di cinema, andare a vedere i musei, leggere libri, guardare gallery e gallery di fotografie, passare ore a sfogliare portfolio su siti come Pinterest, Behance. E bisogna poi cercare di ricollegare tutte queste immagini con nuove modalità. Arricchire questa biblioteca mentale.

Cioè, bisogna fare in modo che i propri interessi entrino a far parte del proprio curriculum, inteso come bagaglio di esperienza?

Esattamente, devi mantenere attiva la tua curiosità e la tua voglia di guardare. Non solo di vedere ciò che hai intorno, ma guardarlo, rielaborarlo, trovarne una sintesi nuova. Più hai questa freschezza e curiosità, più ti aiuta.

Vogliamo fare un “in bocca al lupo” a Veronica, a Bruno e a tutti i Competitor? Diciamo loro qualcosa per incoraggiarli, come se fossimo al momento della gara!

State calmi, e non vi fate prendere dal panico. Dopodiché: concentrazione massima, non perdetevi d’animo e fate tutto quello che sapete fare, perché se siete arrivati fino a qui i numeri li avete, e dopo sarà una grande festa e un’esperienza che ricorderete per tutta la vostra vita. Una di quelle importanti.

Intervista a Alberto Nervo

ALBERTO NERVO sarà ai prossimi Campionati Nazionali WorldSkills Italy 2016 in programma a Bolzano (29 settembre – 1 ottobre) e presenzierà agli EuroSkills 2016 di Göteborg (Svezia) dall’1 al 3 dicembre, per il mestiere di MECCANICO. Lo abbiamo raggiunto al telefono per sapere le sue impressioni sulle prossime competizioni!

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Mancano pochi giorni all’inizio dei Campionati Nazionali WorldSkills Italy 2016, mentre per gli EuroSkills dovremo ancora aspettare un paio di mesi. Matteo Marcolin e Simone Cassino si sono allenati duramente. Volevamo chiederti che sensazioni hai a riguardo!

Abbiamo iniziato un percorso di preparazione per entrambi, abbiamo un po’ approfondito i sistemi dell’automobile che nel percorso scolastico loro non avevano fatto, ed abbiamo anche iniziato a pensare alla diagnostica della vettura nell’ambito di ciò che saranno poi le gare.

Tu sei Expert dalla prima edizione dei Regionali. È però una bella responsabilità, perché sei chiamato a giudicare l’operato dei ragazzi. Per voi giudici, qual è l’aspetto più difficile nel valutare quel che fanno in gara?

L’aspetto un po’ più difficile è capire se effettivamente quando fanno errori sono solo dovuti al cosiddetto panico da palcoscenico o se invece sono vere e proprie carenze a livello di apprendimento, quello sì, perché può capitare a volte di fare errori generati dalla tensione.

Se potessi dire qualcosa ai ragazzi, immaginando di essere attimi prima della gara, quale sarebbe?

Beh, di non spaventarsi. Non è poi così difficile come loro credono, anche se noi ci mettiamo comunque del nostro per preparare una prova abbastanza particolare. Ma non è impossibile da risolvere: con un po’ di calma e un po’ di logica si riesce a fare tutto.

Come fa un meccanico a capire di essere tagliato per quel mestiere?

Allora, distinguiamo innanzitutto il meccanico di un tempo e il meccanico di oggi, perché quello di oggi dovremmo iniziare a chiamarlo con un nome nuovo, che è meccatronico. Un tempo, un po’ di passione per i motori, un po’ di logica, tanta voglia di imparare potevano rendere una persona un eccellente meccanico, che avrebbe imparato nel tempo un buon mestiere. Per il meccanico di oggi non basta più purtroppo solo il voler imparare, bisogna anche essere portati per l’elettronica e l’elettrotecnica, perché le macchine di oggi sono molto più complicate e quindi bisogna avere anche un po’ più di pazienza e conoscenze. Non bisogna più pensare alla vettura come un motore meccanico, ma un motore con molte componenti elettroniche intorno che lo fanno funzionare. Se non funzionano quelle non funziona neanche l’altro e viceversa.

Quindi la sfida più grande per loro qual è, secondo te?

Il fatto di mettersi in prospettiva di non dover imparare più solamente la meccanica, nuda e cruda, ma anche l’elettronica. Non più solo un mestiere: due!

Secondo te, qual è il contributo più grande che WorldSkills, anche grazie all’Agenzia Piemonte Lavoro, può dare a questi ragazzi e ragazze? Qual è il valore aggiunto?

I ragazzi che hanno partecipato alle varie edizioni, sia quelli a podio che quelli non, hanno capito a che scalino era la loro preparazione, ma anche quello di cui il mercato ha bisogno. E, talvolta, alcuni hanno toccato con mano vedendo che il loro livello era in realtà più basso di quel che la realtà richiede. I ragazzi pensano di essere un voto 10 e scoprono magari di essere un voto 6, cioè che mancano loro tante cose per arrivare a conoscere il mestiere vero e proprio. Grazie ai WorldSkills, si fanno un’idea molto pratica di quello che manca loro.

Serve a riportarli alla realtà?

Esatto, coi piedi per terra!

C’è qualche momento in particolare che ti ricordi, di questi anni di WorldSKills?

Diciamo che anche noi che siamo Expert, addirittura in qualità di aziende esterne, neanche come centri di formazione, partecipiamo a questa manifestazione anche per renderci conto del livello di preparazione delle scuole. Abbiamo partecipato agli ultimi Campionati Regionali WorldSkills Piemonte anche e soprattutto per osservare, ma ci siamo molto appassionati perché vediamo che è un movimento molto bello per tutti questi ragazzi. Crea spirito di squadra, crea molte cose belle, e quindi partecipiamo molto volentieri!

Grazie Alberto, in bocca al lupo!

Intervista a Bruno Lo Rillo

BRUNO LO RILLO sarà il più giovane Competitor del #teamPiemonte in gara ai Campionati Nazionali WorldSkills Italy 2016, dal 29 settembre al 1 ottobre, per il mestiere di GRAFICO. Gli abbiamo fatto qualche domanda per sapere da lui che cosa si aspetta da questa esperienza, ed anche per capire come si sta preparando!

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Come stai, Bruno, come stanno andando queste settimane? E come procedono gli allenamenti?

Bene, abbiamo fatti diversi incontri con Eliana Barbera per perfezionare alcune cose.

Tu sarai a Bolzano dal 29 settembre al 1 ottobre, che cosa ti aspetti da questa esperienza? Sei un po’ emozionato?

Mah, più che altro se vado là non è solo per partecipare. Ai Campionati Regionali WorldSkills Piemonte 2015 ero il più piccolo nelle prime gare e sono riuscito a qualificarmi lo stesso, quindi perché non dovrei passare ai Nazionali?

Parlando di gare: tu hai un rituale scaramantico prima dei WorldSkills?

Mah più che altro ripasso qualcosa, ma non ho gesti scaramantici.

Il momento più bello che ricordi, legato a WorldSKills? Preparazione, gara, quando qualcuno ti ha dato un consiglio…

Beh i momenti più belli sono l’inizio e la fine della gara. All’inizio si è tutti là, un po’ insicuri, nessuno sa bene come muoversi, e poi alla fine si ha la percezione di come si è andati. Sono i momenti più emozionanti!

C’è qualcuno che ti ha motivato, per queste competizioni?

L’unica motivazione che ho avuto è stata la mia. Essendo più giovane, magari mi dicevano “Ma sì, magari si va per partecipare”. Io ero forse l’unico che ci credeva veramente, posso ringraziare me stesso!

Quindi te l’aspettavi, non è stata una sorpresa!
Beh, diciamo che ero consapevole delle mie possibilità e del fatto che potevo farcela!

Parlando invece del tuo futuro lavoro: quando hai realizzato che volevi fare il grafico?

Sin da quando ero piccolo, mi è sempre piaciuto disegnare, creare cose nuove… Ho trovato questa scuola, Piazza dei Mestieri, dove andava anche mio fratello, e ho pensato “Potrebbe essere la mia strada!”. All’inizio diciamo che forse, anche se i lavori mi riuscivano, non “spiccavo” tanto. Poi grazie alla mia personalità, che è abbastanza competitiva, sono riuscito a farmi valere e a tirare fuori ciò che avevo.

L’aspetto che ti piace di più dell’essere grafico?

L’originalità! È la cosa più difficile da trovare, ma è anche la più bella.

Qual è il lavoro che ti ha dato più soddisfazione?

Ce ne sono parecchi, io amo usare Photoshop, Illustrator, mischiare i vari programmi e software… Non c’è un lavoro specifico però: cerco di fare al meglio tutti!

Secondo te, WorldSkills ha un po’ cambiato il tuo approccio a questo mestiere?

Sì! Un po’ mi ha fatto capire come si lavora, come fare le cose in tempi più veloci, più professionali. La competizione mi ha avvantaggiato perché mi piace.

Tanti ragazzi dicono che la competizione invece causa un po’ di ansia.

Ecco, per me è il contrario, perché mi sento a mio agio!

Completa la frase: se torno da Bolzano con la medaglia d’oro…

Eh! Eh! Festeggio tanto! Faccio una bella festa e poi vado a dire a tutti quelli che pensavano che non ce l’avrei fatta “Guarda qua”.
In bocca al lupo, Bruno!

Intervista a Orietta De Santis

ANDREA REVEL CHION, Expert per il mestiere di ESTETISTA ai Campionati Regionali WorldSkills Piemonte 2015, accompagnerà il #teamPiemonte ai WorldSkills Italy 2016 di Bolzano (29 settembre – 1 ottobre) e agli EuroSkills 2016 di Göteborg (1 – 3 dicembre). Le abbiamo fatto qualche domanda per capire come si stanno preparando le nostre Competitor, sul lavoro dell’estetista e su cosa vuol dire essere Expert ai WorldSkills.

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Buongiorno Orietta, come va? Giorgia Grande e Giada Perrino si stanno preparando per i Campionati Nazionali ed Europei, che sensazioni hai a riguardo?

Stanno andando bene, le vedo anche molto tranquille. Sono serene, credo che stiano ancora vivendo lontanamente la competizione, anche perché loro lavorano già, quindi sono abituate ad essere sotto esame tutti i giorni.

Tu sei stata Expert all’ultima edizione dei Campionati Regionali, ora andrai ai Campionati Nazionali e agli Euroskills. Di certo è una bella responsabilità, perché devi giudicare l’operato dei Competitor. Secondo te, quale sarà la parte più impegnativa?

La parte più impegnativa non la vedo, vedo tutto impegnativo. Giudicare è difficilissimo, in quel momento devi anche considerare che hanno delle emozioni, vedi che sono tutte tese quindi magari sbagliano delle manovre in un massaggio che sanno fare benissimo, in quel momento le sbagliano poi vanno un po’ in tilt.. No, giudicare credo che sia veramente molto difficile, soprattutto in un WorldSkills, dove c’è tensione per la gara.

Per tranquillizzarle prima delle Competizioni, che cosa diresti loro?

Che hanno già vinto. Se sono lì è perché hanno già fatto parecchio. Stiamo giocando, ci dobbiamo divertire e sicuramente sono già arrivate dove tanti non sono riusciti ad arrivare!

Secondo te in generale, che cosa ci vuole per diventare un vero professionista e cosa consiglieresti ai ragazzi e alle ragazze che vogliono approcciarsi a questo mestiere?

Oggi, nel nostro settore, per diventare un vero professionista sicuramente bisogna aggiornarsi continuamente. Perché quello che oggi hai fatto, studiato e imparato domani è già vecchio. È velocissimo, il percorso dell’estetica poi è immenso, ci sono tantissime cose, quindi sicuramente l’aggiornamento continuo. La voglia di mettersi sempre in discussione e di imparare cose nuove. Forse sembra un po’ retorico, ma devono amare questo lavoro, perché così come per tutti i lavori, se non lo ami non riesci a fare tutti i sacrifici che ti impone.

Rispetto a quando hai iniziato, che cosa trovi che sia cambiato di più, per il mestiere dell’Estetista?

Mah, in realtà non è cambiato tantissimo, anzi sta tornando indietro. Sta tornando alla tradizione, prima è stato molto manuale, poi è diventato molto meccanico, ora si sta tornando al manuale. Secondo me non inventiamo mai niente di nuovo, ma lo rivediamo. Una cosa che negli anni ho notato è che si sta molto lavorando sull’accoglienza, nel saper approcciarsi con le persone. Quando ho fatto il corso io tanti anni fa, c’era mezza giornata di spiegazione. Adesso dove insegno io c’è una psicologa che insegna l’accoglienza, che è importantissima.

A livello generale, qual è il contributo più grande che WorldSkills come organizzazione, anche attraverso la Regione Piemonte e l’Agenzia Piemonte Lavoro, può dare?

Beh dà tanti contributi. Già soltanto partecipare e già soltanto esistere. Essere una competizione dove loro devono impegnarsi per fare sempre meglio è già molto. L’organizzazione è molto vicino alle ragazze, parlavo con Giada per sapere come stava ed aveva bisogno di rivedere alcune cose, dalla Segreteria ci è stato proposto di fare dei corsi integrativi, cosicché venga data loro la possibilità di conoscere cose nuove. In qualche modo, serve a insegnare diversamente, ed è un contributo grandissimo.

Vuoi aggiungere qualcosa, per concludere?

Beh, non vi interessa che anch’io sia emozionatissima?

Ci interessa eccome! E proprio per questo ti facciamo un grande “in bocca al lupo”!

Intervista a Giada Perrino

GIADA PERRINO è medaglia d’oro ai Campionati Regionali WorldSkills Piemonte 2015 e competerà a Göteborg (Svezia) agli EuroSkills 2016 dall’1 al 3 dicembre, per il mestiere di ESTETISTA. In palio, il titolo continentale. L’abbiamo contattata per chiederle qualche curiosità sul suo lavoro, ed anche per capire se e quanto sia emozionata all’idea di sfidare i migliori d’Europa!

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Ciao Giada! Come stai? So che è stata la tua prima estate da “ex” studentessa…

Sì, ho finito l’Accademia a Torino, quest’anno ho ottenuto l’abilitazione tecnica ad Estetica e ho iniziato a lavorare da alcune settimane, fissa. Sono contenta di aver trovato subito lavoro!

Come procede la preparazione per i WorldSkills, riesci a esercitarti?

Sì, a lavoro riesci sempre a esercitarti, anche perché comunque sono tutti trattamenti inerenti all’estetica quindi riesci anche ad allenarti e provare. Poi facciamo incontri con la nostra tutor, Patrizia Cardellino, periodicamente ci troviamo per fare il punto della situazione.

Tu sarai a Göteborg dal 1 al 3 dicembre per gli EuroSkills 2016. Che cosa ti aspetti da questa esperienza? Sei emozionata?

A dir la verità sì, molto! Nel senso che ho un po’ le farfalle nello stomaco, se così si può dire. Perché da un lato non so cosa aspettarmi, ma allo stesso tempo è un’esperienza che credo ti rimanga, e ti cambia perché non capita tutti i giorni di partecipare a dei campionati in Europa e… Sì, sono un po’ emozionata! Comunque mi aspetto di divertirmi e di metterci tanto impegno, come anche a Torino.

Tu sei ormai una “veterana”. Parlando di gare: come “stemperi” la tensione prima dei WorldSkills?

Come faccio a mantenere i nervi saldi? Beh, io in realtà sono una persona un po’ ansiosa, ma provo a concentrarmi su me stessa senza pensare a niente all’esterno, a concentrarmi sul lavoro che faccio e a dare il meglio, sperando che venga visto. Ho cercato comunque di non farmi prendere dall’ansia della situazione e di restare tranquilla come se fossi sul posto di lavoro a far quello che faccio tutti i giorni.

E invece il momento più bello che ricordi, legato a WorldSKills?

Il momento più bello secondo me è l’attesa delle premiazioni nella sala rossa. Anche in gara ci sono momenti che ti rimangono, perché vedi la gente che viene lì ti guarda, vede il lavoro che fai, passano magari tanto tempo a guardarti mentre lavori, e comunque è una soddisfazione anche personale vedere la gente che è lì per te. Ma il momento che mi è rimasto più impresso è proprio l’attesa nella sala rossa, vedere tutti gli altri mestieri che venivano chiamati per la consegna dei premi uno dopo l’altro, vedere amici e amiche salire sul podio… È un’emozione anche vedere gli altri! Poi appunto, caso vuole che io e una mia amica [Giorgia Grande, Competitor ai WorldSkills Italy 2016, ndr] siamo salite sul podio ai primi due posti ed è stato ancora più bello e inaspettato.

C’è una figura che potresti descrivere come “mentore”, o guida, e che cosa ti dice per motivarti?

La prima innanzitutto è mia mamma, perché lei mi ha sempre sostenuto. Magari ci sono dei momenti in cui sei un po’ giù di morale, pensi di non potercela fare, ma un po’ in tutto, anche nella vita… E invece lei c’è sempre stata. Era lì che mi motivava, mi aiutava a fare, mi è sempre stata vicina. Purtroppo si è persa la premiazione, per motivi di lavoro, ma ci sono i video, quindi si è emozionata lo stesso! E poi un’altra persona che secondo me mi segue, pur non essendo presente, è mio nonno, che purtroppo non c’è più, ma sin da quando ero piccola mi è sempre rimasto vicino e credo che ci sia, in alcune situazioni.

Parlando invece del tuo futuro lavoro: quando hai realizzato che volevi fare l’estetista?

Ho iniziato a studiare da estetista subito dopo la terza media. Io sono una persona molto precisa, molto puntigliosa, poi mi piace occuparmi di bellezza. Avevo iniziato con il dubbio di non sapere a che cosa andavo incontro, perché si trattava di una cosa nuova, poi col passare del tempo mi son resa conto che non sarei più tornata indietro. Dopo i tre anni della scuola professionale, dove ho preso la qualifica, ho lavorato un anno e dopo ho preso l’abilitazione professionale a Torino. Se non fossi stata convinta non avrei continuato!

L’aspetto che ti piace di più , dell’essere estetista?

Massaggi, manualità, trucco, che è una cosa che adoro… Mi piacciono un po’ tutti gli aspetti!

Secondo te, WorldSkills ha un po’ cambiato il tuo approccio a questo mestiere?

Sicuramente sì. Perché quando mi hanno comunicato che avrei partecipato subito avevo un po’ di paura, dopo aver visto anche il video delle premiazioni dei campionati passati, ai Mondiali dell’anno prima, ho pensato di non potercela fare, ero proprio convinta. Allora ho deciso di prenderla da un altro lato, più positivo, dicendo “partecipo, comunque è già una soddisfazione esserci e comunque vada sarò contenta”. E quindi ero già soddisfatta! Quando però mi son sentita chiamare al primo posto, a maggior ragione ho realizzato che avevo fatto la scelta giusta.

Completa la frase: se torno da Göteborg con la medaglia d’oro…

Oh mamma, non mi viene in mente nulla!

Ve lo chiediamo apposta per mettervi in difficoltà in chiusura!

Allora, se torno con la medaglia d’oro prometto di riuscire ad aprire il mio centro estetico con mia mamma. E la dedico a mia mamma e a mio nonno!

In bocca al lupo, Giada!

Intervista a Giorgia Grande

GIORGIA GRANDE, ESTETISTA, competerà ai WorldSkills Italy 2016 in programma a Bolzano dal 29 settembre al 1 ottobre. Le abbiamo chiesto che cosa si aspetta da questa esperienza e quali siano le sue sensazioni sulle Competizioni che verranno.

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Come stai Giorgia? Come hai trascorso quest’estate?

Tutto bene, ho lavorato però ho anche avuto tempo per godermela un po’, tra piscina e giorni liberi. Ho avuto la possibilità di essere assunta dopo uno stage e mi hanno preso!

Come procede la preparazione per i WorldSkills?

La preparazione bene, devo dire che si è creato un bel gruppo anche con la nostra tutor [Patrizia Cardellino, ndr] e la mia compagna che ha vinto i Campionati Regionali WorldSkills Piemonte 2015, Giada Perrino. Riusciamo, nonostante abitiamo in posti un po’ diversi, a trovarci e ad allenarci. Anche se la nostra tutor diceva che già il nostro lavoro è un grande allenamento, perché fai quelle cose tutti i giorni. Però sì, riusciamo a organizzarci e ad incontrarci, quindi direi che siamo avanti.

Tu sarai a Bolzano dal 29 settembre al 1 ottobre, per i WorldSkills Italy 2016. Che cosa ti aspetti da questa esperienza?

Spero di godermi quest’esperienza al massimo, più che altro mettendo in gioco il meglio quando poi arriveranno le emozioni, quindi la paura, l’agitazione… Voglio riuscire a dare il meglio anche sotto pressione, un po’ come è successo a Torino. In gara mi emoziono un po’… Avere la gente che guarda, sapere di essere in una competizione con altre ragazze che competono con te… Poi a Torino c’erano telecamere, la stampa, il tutto è abbastanza impressionante!

E come fai per tranquillizzarti e ritrovare la concentrazione prima della gara?

Faccio dei respiri profondi e poi fingo di essere in cabina da sola, come se stessi lavorando.

Il momento più bello che ricordi, legato ai WorldSKills?

Uhm, direi il pre-gara! Con questa mia amica che ha partecipato alle competizioni siamo molto legate, quindi abbiamo trascorso questi quattro giorni in modo molto intenso e nel pre-gara mi ricordo che facevamo un riepilogo mentale di tutto quello che dovevamo fare, dire… Insomma, è stato un bell’impegno, ma molto divertente.

Vi siete un po’ motivate l’un l’altra, quindi.

Sì, ci siamo supportate e “sopportate” anche durante le notti in camera quando avevamo l’agitazione, andavamo a ripassare, guardavamo le ultime cose, siamo state unite.

Se dovessi pensare a qualcuno che ti ha motivato, chi sarebbe?

La nostra professoressa della scuola [Giorgia e Giada hanno frequentato il Centro Nazionale Opere Salesiane Formazione e Aggiornamento professionale CNOS FAP di Fossano (CN), ndr], Patrizia Cardellino assolutamente. Sia durante le competizioni, perché stava tutto il tempo lì a guardarci, che fuori, perché in albergo avevamo la camera vicino e ci veniva a tranquillizzare, ci ha proprio dato una grande mano. Alla sera ci diceva “Adesso riposatevi, staccate la testa e andate a dormire”, ma noi no, ci preparavamo la tisana e stavamo a letto con telefono e tablet a ripassare le vitamine, le proprietà dei prodotti…

Parlando invece del tuo futuro lavoro: quando hai realizzato che avresti voluto fare l’estetista?

Dopo le scuole medie avevo già abbastanza le idee chiare, perché è un lavoro che mi piaceva, mi piace il fatto di prendermi cura delle altre persone. Quando poi sono andata a visitare la scuola c’era proprio Patrizia Cardellino che ci aveva mostrato quello che si sarebbe fatto e mi ero un po’ innamorata di questo campo, più che altro perché è un mestiere in cui secondo me bisogna trasmettere calma e tranquillità. E penso di riuscire abbastanza bene, in questo.

Secondo te, WorldSkills ha un po’ cambiato il tuo approccio a questo mestiere?

Sì, secondo me sì, è stata una grande crescita. Sia lavorativamente, sia nel gestire la paura e l’ansia da competizioni. Mi ha insegnato a mantenere la calma e dire “Ok, adesso mi concentro su quello che sto facendo e dimentico tutto il resto”.

Completa la frase: se torno da Bolzano con la medaglia d’oro…
…Credo che festeggerò tantissimo e che dedicherò questa vittoria sicuramente a quelli che mi sono stati più vicini e che mi hanno aiutato in questo percorso!

In bocca al lupo, Giorgia!

Intervista a Matteo Marcolin

MATTEO MARCOLIN competerà ai Campionati Nazionali WorldSkills Italy 2016 per il mestiere di MECCANICO. Gli abbiamo chiesto che cosa significa, per lui, essere un Competitor ai WorldSkills ed anche che cosa vorrebbe fare “da grande”.

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Come stai, come hai trascorso quest’estate?

Bene, ho svolto uno stage, ma è terminato il 4 di agosto… Probabilmente si rinnoverà, però.

Come procede la preparazione per WS?

Mi sono allenato svolgendo lo stage!

Tu sarai a Bolzano dal 29 settembre al 1 ottobre, che cosa ti aspetti da questa esperienza? Sei un po’ emozionato?

Mah, sinceramente mi aspetto di avere un po’ di paura per gli avversari, mi hanno già detto che non sarà come a Torino!

Che cosa ti preoccupa di più?

Oltre agli avversari, temo magari di non conoscere a fondo il modello di auto su cui dovrò operare.

Siamo fiduciosi, hai ancora tempo per prepararti a dovere! Raccontaci il momento più bello o quello che ti è rimasto più impresso, dei WorldSkills.

Durante la gara, all’inizio si rimane seduti al tavolo a leggere il problema della vettura, e lì… Disastro! Non si sapeva cosa pensare. Poi finivano i 10 minuti e pronti, via! Si iniziava a lavorare. Ma il momento più bello è senza dubbio la fine di ogni prova, quando si vede che cosa si è riusciti a combinare.

Parlando invece del tuo futuro lavoro: quando hai realizzato che volevi fare il meccanico?

Diciamo che ho sempre avuto questa passione, nel campo automobilistico non lavora nessuno dei miei parenti, ma mio papà aveva la passione per le macchine e me l’ha trasmessa!

L’aspetto che ti piace di più , dell’essere meccanico?

Beh, la soddisfazione più grande è prendere qualcosa che non va e non funziona e dopo un tot di lavoro poi ritorna ad esser funzionante.

L’auto su cui sogni di “mettere le mani”?

Non saprei, ce ne sono tante! Non ho mai avuto la possibilità di lavorare su una macchina da rally o da corsa. Mi piacerebbe davvero lavorare in quell’ambito!

Secondo te, WorldSkills ha un po’ cambiato il tuo approccio a questo mestiere?

Mah diciamo che io sono arrivato ai WorldSKills e la mia iscrizione è stata una scommessa, quasi un gioco, un professore che non era nemmeno della mia scuola [Matteo frequenta l’Istituto di Istruzione Superiore “Gae Aulenti” di Biella, ndr] ha chiesto di iscrivere un ragazzo. Alla fine è venuto fuori il mio nome e mi hanno iscritto, ma quello che conoscevo di automobili e motori lo sapevo già di mio. Poi, dopo i Campionati Regionali, mi si è aperto un mondo. Ho iniziato a fare i corsi, a lavorare presso officine meccaniche… WorldSkills mi ha aperto molte strade!

Completa la frase: “Se torno da Bolzano con la medaglia d’oro…”

Non penso di tornare da Bolzano con l’oro, ma sarei contento! Se ottenessi un buon piazzamento ringrazierei comunque i ragazzi dell’officina in cui lavoro che mi aiutano adesso, che prima delle Competizioni Regionali hanno speso giorni a spiegarmi cose che potessero essermi utili, ma anche la mia scuola, che mi ha sempre aiutato e supportato.

In bocca al lupo, Matteo!

Intervista a Andrea Revel Chion

ANDREA REVEL CHION, pasticcere, è un Expert dei WorldSkills sin dalla prima edizione dei Campionati Regionali WorldSkills Piemonte. Lo abbiamo contattato per chiedergli le sue impressioni in vista dei Campionati Nazionali WorldSkills Italy 2016 in programma a Bolzano.

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Mancano poche settimane ai Nazionali, Tommaso [Grollero, ndr] ovviamente si sta già esercitando e noi volevamo chiederti che sensazioni hai a riguardo.

Ci sentiremo a breve, devo capire se è riuscito a organizzarsi per l’elaborazione in zucchero, visto che quest’anno nei test project hanno aggiunto delle prove sullo zucchero filato.

Lui peraltro si esercita da solo, mi ha detto, non ha un tutor che lo segue.

Sì, ha terminato la scuola e si è esercitato alla Selmi di Alba per il cioccolato, poi a Torino da Guido Gobino e tramite il suo ex insegnante ha trovato anche altre opportunità di allenamento.

Tu sei un Expert dalla prima edizione dei Regionali. È però una bella responsabilità, perché sei chiamato  a giudicare l’operato dei ragazzi. Per voi giudici, qual è la sfida più grande?

Eh, la parte più difficile è riuscire a valutarli con obiettività, mantenendo l’imparzialità, perché a volte si tende a “proteggere” il concorrente di casa…

C’è stato un momento in particolare delle gare, qualche aneddoto che ti ricordi?

Mi viene in mente subito su due piedi quello che riguarda Enrico Dutto, il ragazzo che vinse una medaglia d’argento a Bolzano. Nella fase finale della competizione stava montando la sua pièce di cioccolato e a un certo punto… È crollata! Era alta, molto bella, ed è crollata in un colpo. Però è stato bello vedere Enrico che si è fermato quei due-tre minuti, ha guardato quello che era rimasto e con una grande capacità di problem solving ha ricreato un’ altra pièce con ciò che di buono era rimasto. Avere il Piano B è importante!

Rispetto a quando hai iniziato, in che cosa trovi sia più cambiato il mestiere di pasticcere?

Diciamo che si è più raffinato, per quanto riguarda ad esempio le decorazioni, le presentazioni… Ed anche per ciò che riguarda i nuovi materiali.

Secondo te in generale che cosa ci vuole per diventare un vero professionista?

Prima di tutto la passione, la voglia di fare e, per quanto riguarda la pasticceria, una buona carica di fantasia e di idee. La voglia di sperimentare, di creare cose nuove.

Secondo te, dato che parliamo di mettersi in gioco continuamente, qual è il contributo più grande che WorldSkills, anche grazie all’Agenzia Piemonte Lavoro, può dare a questi ragazzi e ragazze? Qual è il valore aggiunto?

È un momento di socializzazione, poi dà la possibilità di mettersi a confronto con altri ragazzi, altre realtà regionali, nazionali ed estere, con altre persone, altri tipi di lavori, altre modalità professionali.

Se potessi dire qualcosa ai ragazzi e alle ragazze, immaginando di essere proprio al momento della gara, quale sarebbe?

Mah, di lavorare con naturalezza e con tranquillità. Concentrati, ma senza farsi prendere dall’ansia di fare in fretta le cose, di spingere troppo sull’acceleratore per finire prima. E pensare bene a ciò che stanno facendo. Con calma e l’organizzazione dovuta, fare quel che devono fare.

Grazie Andrea, in bocca al lupo anche a te!