In due giorni 6mila persone per 5mila opportunità di lavoro: si conclude IOLAVORO Digital Edition

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In due giorni 6mila persone per 5mila opportunità di lavoro: si conclude IOLAVORO Digital Edition

Lavoro, orientamento e competenze digitali protagonisti della seconda edizione solo su piattaforma virtuale. Prossimo appuntamento in autunno.

Si è concluso IOLAVORO Digital Edition, il più importante evento italiano dedicato al job matching, l’unico realizzato da un ente pubblico in modalità completamente virtuale.
Anche la seconda edizione digitale dell’evento promosso da Regione Piemonte e organizzato da Agenzia Piemonte Lavoro è stata un grande successo. Lo testimoniano i numeri della due giorni che si è svolta il 12 e 13 maggio 2021 sulla piattaforma www.iolavoro.org.

LAVORO

Sono stati 6.000 i partecipanti all’evento, mille i video colloqui effettuati per 5.000 opportunità lavorative rese disponibili dalle oltre 200 realtà che hanno fatto recruiting: fra queste 112 aziende, 60 agenzie per il lavoro, 23 centri per l’impiego.
Particolarmente ricercate le figure legate ai settori informatico, socio-sanitario, meccanico, logistica, elettronica e sistemi di automazione; anche il turismo, la ristorazione, la grande distribuzione organizzata e il tessile hanno registrato fabbisogno di lavoratori.
Molto numerose le proposte occupazionali offerte dalla rete europea dei servizi per l’impiego Eures e da Pôle Emploi, i servizi pubblici francesi. Presente per la prima volta Afol, l’azienda pubblica per la formazione, l’orientamento e il lavoro del territorio metropolitano milanese, con centinaia di posizioni aperte in Lombardia.

Come sempre, una selezione di annunci era riservata all’assunzione di personale appartenente alle categorie protette (legge 68/1999).

Preponderante la partecipazione di candidati del Piemonte e delle regioni limitrofe; numerosi gli accessi anche dal territorio nazionale e da paesi europei.

Il 60% dei degli utenti ha seguito l’evento da pc, il 35% da smartphone e il 5% da tablet, mentre ha sorpreso che la metà degli accessi alla piattaforma sia avvenuto tramite autenticazione SPID.

SERVIZI PER LE PERSONE

Gli iscritti hanno anche potuto usufruire dei servizi offerti dagli enti impegnati nelle politiche attive del lavoro, come ricevere dagli esperti dei Centri per l’impiego piemontesi suggerimenti su come scrivere o aggiornare il proprio curriculum (280 persone hanno richiesto questa consulenza); far certificare le proprie competenze, indirizzarle con Obiettivo Orientamento Piemonte, oppure scoprire come aprire un’attività in proprio con il servizio MIP, nello stand di Regione Piemonte. Presente anche la direzione regionale Inps Piemonte, con approfondimenti sui propri servizi.

WEBINAR

IOLAVORO è anche occasione per approfondire tematiche focalizzate sugli strumenti e sulle politiche attive del lavoro e sull’orientamento formativo e professionale. Sono state 2.800 le persone che hanno scelto di seguire il fitto programma di oltre 200 appuntamenti, tenuti da 390 relatori; 1.200 hanno assistito dalla piattaforma, 1.600 spettatori hanno seguito i principali webinar trasmessi live sul canale Facebook di IOLAVORO.

Nella prima giornata, dopo il taglio virtuale del nastro da parte di Elena Chiorino, assessore all’Istruzione, lavoro, formazione professionale, diritto allo studio universitario di Regione Piemonte, e Federica Deyme, direttrice di Agenzia Piemonte Lavoro, si è tenuto il webinar inaugurale dedicato al tema di questa 55esima edizione “Skills digitali: come cambia il lavoro”. Sull’argomento, quanto mai attuale, è intervenuto un panel di esperti di primo piano, che con case history e testimonianze personali hanno raccontato come la transizione digitale stia profondamento modificando il tessuto economico del nostro territorio, aprendo numerose preziose prospettive occupazionali.

ORIENTAMENTO

Lo spazio Orientamento ai mestieri WorldSkills è stato frequentato da 800 visitatori, studenti, famiglie e docenti che hanno potuto conoscere meglio una quarantina di realtà piemontesi del mondo dell’istruzione e formazione tecnica e professionale, che illustravano le proprie proposte didattiche: fra questi tutti i sette istituti tecnici superiori (ITS) piemontesi.

In questa area gli studenti e le loro famiglie hanno avuto modo di scoprire meglio quindici mestieri di cui, coerentemente con il tema di questa edizione, quattro ad alto contenuto tecnologico, che debuttano nel mondo WorldSkills Piemonte: meccanica industriale CNC, cloud computing, web e mobile app development, cyber security.

Grande emozione c’è stata per la presentazione del team piemontese che a settembre, a Graz, in Austria, rappresenterà l’eccellenza formativa della nostra regione a EuroSkills 2021, i campionati europei dei mestieri. La squadra si confronterà con 450 giovani di 31 paesi europei. Facciamo il tifo per i nostri campioni: Biagio Taddei (istituto “Giolitti” di Torino: cucina); Carmen Rudei (“Cnos Fap” di Savigliano: servizi per la ristorazione); Giulia Rinero (istituto “Giolitti Bellisario” di Mondovì: hotel reception); Raffaella Pia Ferro (“Enaip” di Borgomanero: estetica); Roberto Annaloro (istituto “Bodoni-Paravia” di Torino: grafica multimediale); Federico Vignola, “Cnos Fap” di Bra: riparazione di autoveicoli).

Nel medagliere subalpino ci sono già una medaglia d’oro, una di bronzo e una medaglia di eccellenza, conquistati negli anni scorsi. Forza ragazzi!

Vuoi approfondire? Leggi il comunicato stampa.

Quasi tremila visitatori: online la prima giornata di IOLAVORO Digital Edition

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All’inaugurazione dell’edizione primaverile, IOLAVORO Digital Edition ha accolto sulla piattaforma digitale oltre duemila persone, per sostenere colloqui, fare recruiting, assistere a webinar, ottenere orientamento formativo e professionale, fruire dei servizi offerti dagli enti attivi nelle politiche a sostegno del lavoro. Oltre a loro, settecento utenti hanno seguito i principali incontri trasmessi live dal canale Facebook di IOLAVORO.

Dopo il taglio virtuale del nastro da parte di Elena Chiorino, assessore all’Istruzione, lavoro, formazione professionale, diritto allo studio universitario di Regione Piemonte, e Federica Deyme, direttrice di Agenzia Piemonte Lavoro, l’evento ha preso il via con il webinar dedicato al tema di questa 55esima edizione, “Skills digitali: come cambia il lavoro”. L’argomento, quanto mai attuale, è stato affrontato da un panel di relatori di primo piano, seguiti da oltre duecento spettatori.

Grande emozione nel pomeriggio: lo spazio dedicato all’orientamento scolastico e professionale, Orientamento ai mestieri WorldSkills, ha fatto da palcoscenico alla presentazione del team che rappresenterà il Piemonte ai campionati europei dei mestieri EuroSkills 2021, in programma a settembre a Graz, in Austria. La squadra ha ricevuto il partecipato “in bocca al lupo” dell’assessore Chiorino e della direttrice Deyme. Forza ragazzi!

La job fair promossa da Regione Piemonte e organizzata da Agenzia Piemonte Lavoro prosegue con un fitto calendario di eventi. Appuntamento online dalle 10.00.

Approfondisci, leggi il comunicato stampa.

Al via IOLAVORO con cinquemila opportunità

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Prende il via il 12 e 13 maggio IOLAVORO Digital Edition, il più importante evento italiano dedicato al job matching, promosso da Regione Piemonte e organizzato da Agenzia Piemonte Lavoro. L’appuntamento è dalle 10.00 alle 18.00 online sulla piattaforma www.iolavoro.org.

Alla due giorni digitale sono oltre 200 le realtà che partecipano per fare recruiting: fra queste 112 aziende, 60 agenzie per il lavoro, 23 centri per l’impiego per un totale di oltre mille annunci e 5.000 vacancy.

Le persone in cerca di occupazione iscritte, invece, sono già oltre 3.500. Ci si può registrare gratuitamente anche durante i giorni dell’evento e da questa edizione pure con credenziali SPID.

Chi si registra ha l’opportunità di consultare l’elenco delle aziende partecipanti e i profili ricercati, intervenire su chat dedicate facendo domande e segnalando la propria candidatura, sostenere colloqui in diretta con i recruiter. Può inoltre fruire dei numerosi servizi di consulenza proposti dagli enti istituzionali che partecipano.

Per i più giovani in cerca di una bussola per indirizzare il proprio futuro scolastico e professionale c’è lo spazio Orientamento ai mestieri WorldSkills che in questa edizione ospita una quarantina di realtà del mondo dell’istruzione e formazione professionale che illustrano la propria offerta didattica. Gli studenti potranno conoscere meglio quindici mestieri, di cui quattro ad alto contenuto tecnologico: debuttano infatti meccanica industriale CNC, cloud computing, web e mobile app development, cyber security.

Inoltre ci si può tenere aggiornati sul mercato del lavoro partecipando agli oltre 200 job webinar disponibili. Basterà selezionare gli appuntamenti di interesse nel ricco programma di incontri tematici focalizzati sugli strumenti e sulle politiche attive del lavoro e sulla formazione a livello locale, nazionale ed europeo.  L’accesso, completamente gratuito, è garantito attraverso una veloce procedura di registrazione su www.iolavoro.org, su cui è disponibile l’elenco completo degli appuntamenti.

Un’altra importante iniziativa riguarda la tematica green. Sensibile all’innovazione tecnologica ma anche alla sostenibilità ambientale, questa edizione lancia anche una sfida impegnativa ma avvincente: tramite l’app AWorld il team IOLAVORO con Orientamento ai mestieri WorldSkills, coinvolge i partecipanti a sostenere la campagna delle Nazioni Unite ActNow e lancia la sfida #IO-LAVOROgreen . Se con la collaborazione di tutti riuscirà a raggiungere l’obiettivo assegnato – risparmiare 50 tonnellate di emissioni di CO2 –  Agenzia Piemonte Lavoro si impegnerà a far pian-tare 250 alberi in un paese in via di sviluppo, per ridurre l’impatto ambientale e sostenere il lavoro locale.

Leggi il comunicato

Digitale e mondo del lavoro: dopo i saluti istituzionali un incontro di alto livello inaugura IOLAVORO Digital Edition

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Il 12 maggio alle 10.30, sulla piattaforma digitale dedicata prende il via l’edizione primaverile di IOLAVORO Digital Edition. L’evento, appuntamento imperdibile per persone in cerca di lavoro e aziende che fanno recruiting, esordisce subito con un incontro di grande rilevanza. Scarica il comunicato stampa.

Dopo il taglio (virtuale) del nastro da parte di Elena Chiorino, assessore a Istruzione, lavoro, formazione professionale, diritto allo studio universitario di Regione Piemonte, e Federica Deyme, direttrice di Agenzia Piemonte Lavoro, prende il via il seminario dedicato al tema di questa 55esima edizione, “Skills digitali: come cambia il mondo del lavoro”. Sull’argomento, quanto mai attuale, intervengono esperti di primo piano a livello nazionale, regionale e locale, che con case history e testimonianze personali racconteranno come la transizione digitale stia profondamento modificando il tessuto economico del nostro territorio, aprendo numerose preziose prospettive occupazionali.

Nel panel dei relatori: Giorgio Consol, responsabile Transizione digitale di Regione Piemonte; Laura Morgagni, direttore generale di Fondazione Torino Wireless; Mauro Campo, direttore generale di Formez PA; Pietro Pacini, direttore generale di CSI Piemonte. Modera l’incontro Paolo Coppola, docente di Informatica presso Università degli studi di Udine e consulente del Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale.

Appuntamento alle 10.30 su www.iolavoro.org, con la possibilità di seguire l’evento anche in live streaming sul canale Facebook di IOLAVORO.

La due giorni dedicata al lavoro è scandita da un serrato programma, con oltre 200 incontri di approfondimento, fra cui “Lavoro e opportunità di tirocinio nelle Istituzioni dell’Unione Europea” (12 maggio 10.00-11.00), “Comunicazione e informazione digitale. Opportunità, scenari, nuove professionalità” (12 maggio 14.30-16.30), “Orientare e preparare oggi le professioni di domani: gli istituti tecnici superiori e la rete WorldSkills” (13 maggio 12.00-14.00), “Digital skills e mercato del lavoro: perché sono importanti per la pubblica amministrazione e le aziende” (13 maggio 14.30-16.30). Mercoledì, dalle 16.00, tutti a conoscere e fare il tifo per il team piemontese che a settembre parteciperà ai campionati europei dei mestieri EuroSkills a Graz, in Austria.

Consulta il programma completo.

Tutto pronto per Orientamento ai mestieri WorldSkills – Digital Edition

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L’appuntamento con la più grande job fair italiana, organizzata da Agenzia Piemonte Lavoro, è per il 12 e 13 maggio su piattaforma digitale.

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Dopo il successo del 2020, la seconda edizione digitale di IOLAVORO torna a offrire il più importante spazio virtuale dedicato all’incontro fra domanda e offerta di lavoro e all’orientamento professionale. L’evento, organizzato da Agenzia Piemonte Lavoro, sarà articolato in due giornate: mercoledì 12 e giovedì 13 maggio, dalle ore 10.00 alle 18.00, sulla piattaforma www.iolavoro.org.

Le famiglie e gli studenti in cerca di informazioni sui percorsi offerti dal sistema di istruzione e formazione professionale piemontese possono iscriversi gratuitamente accedendo al portale. Per accedere alla manifestazione e usufruire di tutti i servizi online è possibile registrarsi in qualsiasi momento.

Tema della 55esima edizione è Skills digitali: come cambia il lavoro. Sull’argomento interverranno professionisti del mercato del lavoro, dell’istruzione e della formazione, esperti di transizione digitale, dirigenti e funzionari della Pubblica amministrazione, rappresentanti delle istituzioni.

Non mancherà un fitto programma di webinar e workshop tematici sul mondo del lavoro e dell’orientamento professionale e approfondimenti su ben 15 settori professionali: acconciatura, estetica, cucina, servizi per la ristorazione, pasticceria, hotel reception, grafica multimediale, tecnologie della moda, falegnameria, costruzioni in mattoni, riparazione di autoveicoli. Da questa edizione, spazio anche ai mestieri del futuro: meccanica industriale CNC, cyber security, cloud computing, web e mobile app development.

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L’intervista: Cristina Racca

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L’esperienza WorldSkills nelle parole della direttrice del “Consorzio interaziendale canavesano per la formazione professionale – Ciac di Ciriè (TO)

Partiamo dai campionati nazionali dei mestieri WorldSkills Italy che a ottobre 2020 si sono svolti a Bolzano. Come è andata?

L’agenzia Ciac crede nel metodo WorldSkills e ha sempre aderito alle sue iniziative. Non ho ancora avuto l’opportunità di partecipare personalmente, perché ricopro questo ruolo solo da due anni. Ho avuto però la fortuna di lavorare fin dal mio arrivo con due docenti che sono expert WorldSkills: in questo modo ho potuto rilevare subito i vantaggi che il metodo WorldSkills contribuisce ad apportare alla qualità della didattica.

Come?

Con le due docenti, per esempio, abbiamo impostato un progetto per applicare in modo sistematico il metodo WorldSkills nei corsi del settore estetica.

Con quali ricadute concrete?

Abbiamo attivato il progetto due anni fa, ma a causa della pandemia, purtroppo, non abbiamo ancora avuto modo di sperimentarlo appieno. Il primo passo concreto è stato adottare i criteri di valutazione all’interno di percorsi didattici. Abbiamo così rilevato il ruolo fondamentale delle competenze professionalizzanti, ma anche quello dell’acquisizione di skill più trasversali, come la professionalità, l’attenzione verso il cliente, l’ordine, la pulizia, la relazione con i colleghi… Anche questi punti sono diventati oggetto di valutazione da parte dei docenti.

Una valutazione, quindi, trasversale, analitica e scientifica?

Sì, da una parte i docenti hanno adottato schede dettagliate per la valutazione, dall’altra gli studenti sanno fin dal primo anno quali saranno i criteri utilizzati. Per fare un esempio: a noi non basta che sappiano usare la ceretta: sarà oggetto di valutazione anche come vengono legati i capelli, come è stirata la divisa, come si accoglie il cliente, come viene preparata la postazione… Che sono poi le competenze trasversali richieste dalle aziende, forse ancora più delle capacità tecniche.

Proprio le aziende lamentano la difficoltà di trovare personale rispondente ai loro bisogni…

Con il metodo WorldSkills noi siamo in grado di simulare quello che avviene in un ambiente di lavoro. A forza di riprodurlo costantemente ogni giorno, al termine del percorso di studi gli studenti acquisiscono competenze professionali e trasversali che si riveleranno determinanti nel mondo del lavoro.

In Piemonte, ma non solo nella nostra regione, si lamenta lo scarso riconoscimento sociale di cui le professioni artigianali godono.

È una questione di percezione: nonostante i buoni risultati in termini occupazionali, la formazione professionale sembra non avere la stessa dignità di altri percorsi scolastici, come per esempio i licei. Chi sceglie la formazione professionale? Il ragazzo legato a contesti sociali particolari, che non sa bene cosa fare, vuole studiare poco e impegnarsi al minimo. Nell’immaginario collettivo è così, ma non nella realtà: la formazione professionale è semplicemente una scelta diversa.

Perché in altri paesi a noi vicini, penso per esempio a Germania e Austria, gli artigiani sono invece tenuti in alta considerazione?

Perché da noi prevale la percezione di una qualità modesta. Programmi come WorldSkills contribuiscono a migliorare il livello della didattica, promuovendo e valorizzando anche la percezione complessiva della formazione professionale.

Torniamo al raccordo fra scuola e aziende. Ritiene la qualità della formazione professionale adeguata alle esigenze del mercato del lavoro?

C’è un gap da colmare: molto è già stato fatto e i risultati si iniziano a vedere. Occorre avvicinare sempre più i due mondi. La sinergia con il tessuto economico è proprio una caratteristica della formazione tecnica: i nostri ragazzi vanno in stage presso le aziende, molti imprenditori partecipano della progettazione dei percorsi formativi delle agenzie di formazione, molti professionisti sono docenti all’interno delle agenzie. La sinergia c’è già, ma esistono margini di miglioramento.

WorldSkills facilita questa sinergia?

Sì, perché contribuisce a superare il gap. Il suo obiettivo di innalzare la qualità della didattica è fondamentale e condivisibile. In questo rappresenta un importante valore aggiunto.

Il Piano di ripartenza e resilienza approntato dal governo punta anche sulla formazione, molto sulla formazione professionale. Che ruolo potrebbe giocare WorldSkills in questo scenario?

È una vetrina per l’orientamento. WorldSkills potrebbe davvero contribuire a cambiare la percezione che c’è verso la formazione professionale, nelle famiglie, nei ragazzi, negli interlocutori delle scuole medie, che dovrebbero essere maggiormente coinvolte in questo tipo di informazione.

Una vetrina per l’orientamento dice. Si riferisce alle competizioni che gli studenti mettono in scena durante gli eventi in presenza?

Sì. Inoltre rilevo che in quelle occasioni la possibilità di gareggiare in un clima che si avvicina molto a quello reale dell’ambiente di lavoro va nella direzione del miglioramento della qualità didattica. Parliamo sempre di una competizione sana, in cui mettersi in gioco e confrontarsi con gli altri, in un percorso di crescita professionale e personale.

Perché personale?

Anche dal punto di vista personale si cresce tanto. Infatti, al di là delle abilità tecniche, gli studenti che partecipano alle competizioni WorldSkills devono gestire le proprie emozioni, canalizzare lo stress… Queste sollecitazioni fanno sì che acquisiscano maggiore fiducia in se stessi e imparino ad affrontare meglio il loro futuro come professionisti e come persone.

In queste competizioni e in questi standard qualitativi alti vede qualcosa di non inclusivo?

Secondo me no. Il metodo WorldSkills è inclusivo perché all’interno delle nostre classi lo utilizziamo per tutti gli allievi, senza trascurare nessuno. Cerchiamo sempre di personalizzare i percorsi degli studenti per valorizzare le caratteristiche di ciascuno ed è chiaro che ciascun allievo raggiunge i propri obiettivi secondo i propri talenti, ma il sistema è “a pioggia” su tutti. Quindi sì, confermo che è un sistema inclusivo.

Si parla insistentemente di academy, dove la formazione professionale collima con le esigenze delle imprese. Come valuterebbe l’ipotesi di un’Academy WorldSkills Piemonte in questa importante funzione di raccordo fra scuola e mondo del lavoro?

Sarebbe un’opportunità importante. Dobbiamo superare il gap fra i profili che escono dalla formazione professionale e il mondo delle aziende. Una academy che facesse propri gli standard WorldSkills andrebbe proprio in questo senso, agendo prima di tutto sui formatori.

Ce n’è bisogno?

Avendo in agenzia due expert WorldSkills, vedo la differenza. Fare formazione secondo i parametri WorldSkills sarebbe una novità molto positiva. Lo ripeto: scuole e mondo delle imprese devono lavorare sempre più a contatto e valorizzarsi a vicenda. Il mondo della formazione professionale ha profondamente bisogno di capire quali sono le esigenze del mondo del lavoro e di conseguenza formare i ragazzi per assecondare quelle esigenze. Bene quindi iniziare dai formatori, che devono avere competenze alte, essere informati e aggiornati in un mercato che si evolve in continuazione, per offrire il massimo ai ragazzi. Dobbiamo puntare l’asticella verso l’alto prima di tutto noi formatori.

Definisca WorldSkills.

Un’esperienza importante da vivere e potenziare: deve coinvolgere sempre più agenzie e allievi. E non vedo l’ora di partecipare in prima persona!

Come vedrebbe una sorta di marchio di qualità WorldSkills?

Sarei la prima a diffonderlo e promuoverlo.

Confermate quindi la vostra adesione alle prossime edizioni?

Certo, in prima linea. Ci stiamo già organizzando.

Desidera aggiungere qualcosa?

Grazie per avermi offerto questa possibilità.

Torna Orientamento ai mestieri WorldSkills – Digital edition

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Appuntamento il 12 e 13 maggio su piattaforma digitale

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Dopo il successo del 2020, torna la seconda edizione digitale di Orientamento ai mestieri WorldSkills, lo spazio che Agenzia Piemonte Lavoro dedica all’orientamento professionale nella cornice della job fair IOLAVORO Digital Edition. L’evento sarà articolato in due giornate: mercoledì 12 e giovedì 13 maggio, dalle ore 10.00 alle 18.00, sulla piattaforma www.iolavoro.org

Agenzie formative, istituti tecnici e professionali e istituti tecnici superiori interessati a partecipare possono già registrarsi gratuitamente accedendo al portale. Gli studenti che desiderano partecipare per orientarsi fra i percorsi formativi potranno iscriversi a Orientamento ai mestieri WorldSkills – Digital edition a partire dal 30 aprile.

Tema della 55a edizione è Skills digitali: come cambia il lavoro. Sull’argomento interverranno professionisti dell’istruzione, della formazione e del mercato del lavoro, esperti di transizione digitale, dirigenti e funzionari della Pubblica amministrazione, rappresentanti delle istituzioni. Non mancherà un fitto programma di webinar e workshop tematici sull’orientamento professionale e sul mondo del lavoro.

Orientamento ai mestieri WorldSkills è l’appuntamento fisso per chi è in cerca del proprio futuro formativo. WorldSkills è infatti un’organizzazione internazionale che si pone, fra gli obiettivi, la valorizzazione dei percorsi di istruzione e formazione professionale e l’innalzamento degli standard delle professioni tecniche e industriali.

All’interno dello spazio Orientamento ai mestieri WorldSkills il pubblico potrà incontrare e interagire con le realtà della formazione e istruzione professionale piemontese che aderiscono alle iniziative WorldSkills. Agenzie formative, istituti tecnici e professionali, istituti tecnici superiori (ITS) renderanno consultabili le proprie offerte didattiche e prospettive occupazionali e terranno webinar e workshop tematici.

Attraverso questi enti formativi WorldSkills Piemonte offre l’opportunità di conoscere da vicino quindici mestieri. In particolare: acconciatura, cucina, servizi per la ristorazione, estetica, tecnologie della moda, falegnameria, grafica multimediale, hotel reception, riparazione di autoveicoli, costruzioni in mattoni, pasticceria e – per la prima volta – meccanica industriale CNC, cloud computing, web mobile app development, cyber security. Questi ultimi sono stati introdotti proprio nell’ottica di valorizzare le nuove competenze digitali richieste dal mercato del lavoro.

Elena Chiorino, assessore regionale all’Istruzione, lavoro, formazione professionale, diritto allo studio universitario, commenta: “L’investimento nella formazione è fondamentale per fornire competenze adeguate e garantire così la competitività del sistema Piemonte. Non ci può essere competitività senza competenze, così come non ci possono essere competenze senza un’adeguata formazione. Bisogna concentrarsi – sottolinea l’assessore Chiorino – per mantenere la centralità della formazione favorendo l’incrocio fra domanda e offerta di lavoro. In un mercato in continua evoluzione e segnato dai grandi cambiamenti imposti dalla pandemia del nuovo coronavirus è di cruciale importanza poter offrire alle imprese il personale specializzato e formato di cui hanno bisogno”.

Cos’è IOLAVORO

IOLAVORO è un evento organizzato da Agenzia Piemonte Lavoro e promosso da Regione Piemonte, Assessorato all’Istruzione, lavoro, formazione professionale, diritto allo studio universitario. L’esperienza di IOLAVORO è iniziata nel 2005 e si è affermata negli anni imponendosi come opportunità di successo. Da allora sostiene giovani e meno giovani nell’orientamento, nell’ingresso o reinserimento nel mercato del lavoro, in ambito nazionale e internazionale, e come vetrina per le aziende per presentare le proprie vacancy, selezionare e incontrare più candidati nello stesso luogo.

I numeri

I dati confermano IOLAVORO la più grande job fair sul territorio nazionale: 54 edizioni (24 nazionali e 30 locali); decine di migliaia di rapporti di lavoro sottoscritti; 25% la percentuale di partecipanti che entro 4-5 mesi trova occupazione a seguito della manifestazione; oltre 80% il tasso di gradimento dei partecipanti. Nel 2020 alla prima edizione digitale sono stati oltre 5.000 i partecipanti; 1.500 i video colloqui effettuati per quasi 5.000 posizioni lavorative; 130 i webinar proposti tenuti da 290 relatori; 1.500 gli studenti e 100 i docenti e formatori che si sono collegati per lo spazio Orientamento ai mestieri.

Vuoi saperne di più su IOLAVORO Digital Edition? Leggi il comunicato stampa di Agenzia Piemonte Lavoro.

WorldSkills Piemonte e WorldSkills Italy insieme per le prossime sfide

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In un recente incontro online rappresentanti di WorldSkills Piemonte e WorldSkills Italy hanno delineato strategie organizzative comuni e un piano di comunicazione condiviso. L’obiettivo è prepararsi al meglio in vista dei prossimi appuntamenti internazionali WorldSkills.

L’incontro ha ulteriormente rafforzato la partnership fra le due realtà, che prosegue da sette anni. È infatti dal 2014 che Regione Piemonte, tramite Agenzia Piemonte Lavoro, e Provincia Autonoma di Bolzano si impegnano con energia ed entusiasmo nella promozione dell’istruzione e formazione professionale, condividendo esperienze e know-how.

Le delegazioni di Piemonte e Alto Adige, unite nel Team Italy, hanno affrontato fianco a fianco importnti sfide: dalle competizioni europee EuroSkills (a Lille 2014, Göteborg 2016, Budapest 2018) ai campionati mondiali di Kazan 2019, in Russia. Scopri i dettagli di questa sinergia.

L’intervista: Fabrizio Manca

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WorldSkills nelle parole del direttore dell’Ufficio scolastico regionale del Piemonte.

Grazie per la sua disponibilità a conversare su temi che ci sono cari: formazione professionale, orientamento, eccellenza…Grazie a voi per l’opportunità di parlare di istruzione tecnica e professionale. La considero un elemento formativo fondamentale per la crescita e lo sviluppo del Paese, soprattutto tenuto presente che l’Italia rappresenta la seconda industria manifatturiera in Europa. Ritengo quindi indispensabile intervenire sul nostro modello formativo per renderlo più adeguato alle sfide della modernità. E queste sfide ci richiedono di creare figure di tecnici specializzati che abbiano anche la capacità di adattare continuamente le proprie competenze alla rapidità dei cambiamenti tecnologici. Questo obiettivo, che io considero primario, è stato riconosciuto anche nell’ultima bozza della missione “Istruzione” del Recovery Plan. Il piano sarà definito meglio più avanti, ma intanto dobbiamo recepire questa sensibilità.Nel contesto che lei ha delineato come si possono inserire le iniziative promosse da WorldSkills?

Le attività di WorldSkills vanno proprio in questa direzione: migliorano la preparazione professionale dei nostri ragazzi in un’ottica di aderenza alle necessità del mercato del lavoro e quindi stabiliscono un collegamento molto stretto con il contesto delle aziende, offrendo loro l’approvvigionamento di profili professionali con caratteristiche precise.

Un potenziamento quindi dell’intero sistema di istruzione e formazione tecnica e professionale…

Come dicevo, abbiamo un gran bisogno di colmare il gap che esiste fra i profili che escono dall’istruzione tecnica e professionale e quelli richiesti dalle aziende. In quest’ottica l’innalzamento della qualità formativa promossa da WorldSkills diventa anche un elemento che favorisce l’orientamento verso questa tipologia di studi, superando la caduta di iscrizioni che purtroppo da qualche anno l’area registra. Da parte delle famiglie non c’è la percezione della rilevanza di questo segmento di istruzione come motore di sviluppo del Paese.

La stupisce che Agenzia Piemonte Lavoro – che è l’ente strumentale di Regione Piemonte con competenza sulle politiche attive del lavoro – la interpelli in merito a WorldSkills, che si occupa di istruzione, formazione e orientamento?

No, non mi stupisce che un ente che ha come missione le politiche attive del lavoro intraprenda questo tipo di iniziative. Secondo me è anche questa una politica attiva del lavoro.

Oltre a puntare a una formazione di eccellenza per i giovani, il format WorldSkills passa anche attraverso l’innalzamento – perdoni il gioco di parole – della formazione dei formatori, cioè degli insegnanti stessi. Sono infatti coinvolti in un network dove possono confrontarsi con colleghi condividendo esperienze e best practice. Come considera questa opportunità per i docenti piemontesi?

Vorrei rimarcare che l’iniziativa è interessante non solo dal punto di vista degli studenti, offrendo loro la possibilità di confrontarsi con professionisti e mettere in pratica le loro competenze. Un altro punto di forza si ha proprio sul versante degli insegnanti. Questo format permette loro di beneficiare dell’arricchimento derivato dal fare esperienza degli approcci didattici di altre nazioni, ma anche dal raccordo con persone “più attrezzate”. Ritengo la formazione dei formatori un apporto molto interessante.

Obiettivo dichiarato di WorldSkills è portare a un livello di eccellenza la formazione e l’istruzione dei giovani che hanno scelto percorsi scolastici professionali. L’intento è accrescere le loro opportunità occupazionali, ma anche innescare ricadute positive sulla capacità competitiva delle realtà produttive che li accoglieranno. Condivide questa mission?

Certo, credo che si istauri una relazione win win: un fattore di cambiamento e sviluppo per ragazzi e aziende. Nel nostro Paese manca un rapporto istituzionalizzato fra lavoro e scuola, che invece fa bene a entrambi: da una parte richiede al sistema formativo di essere più efficace nella sua azione; dall’altra migliora la capacità produttiva delle aziende. Credo molto in questa contaminazione. Mi spingo più in là: in un progetto di ripensamento della formazione tecnico-professionale le stesse aziende dovrebbero essere direttamente coinvolte nella progettazione dei percorsi formativi. L’ho visto personalmente seguendo lo sviluppo dei progetti di alternanza scuola-lavoro e apprendistato insieme a tanti partner del mondo del lavoro. Per gli imprenditori più lungimiranti avere la possibilità di entrare in relazione con gli studenti è molto utile e positivo.

Strumento privilegiato che WorldSkills mette in campo per “alzare l’asticella” della formazione e dell’istruzione professionale è la condivisione e il raggiungimento di standard definiti per ogni profilo professionale. Di fatto questi standard definiscono le competenze, cioè cosa bisogna sapere e cosa bisogna saper fare per poter svolgere un mestiere. Gli standard sono delineati a livello internazionale da professionisti di ogni settore – dal cuoco al falegname, dal grafico al sarto – e attualmente sono condivisi da 83 nazioni. Finlandia, Russia, Svizzera, per citare alcuni paesi, hanno adottato gli standard WorldSkills come parametri a cui improntare il proprio sistema scolastico nazionale. Tutti i dirigenti scolastici e direttori di agenzie che abbiamo intervistato si sono espressi positivamente a questo proposito. Pensa che condividere gli standard WorldSkills sia auspicabile anche per il sistema formativo professionale piemontese?

Assolutamente sì. Sarebbe molto utile che venissero recepiti all’interno dell’ordinamento del sistema scolastico a livello regionale ma anche, oserei dire, a livello nazionale attraverso il ministero. Questo tema, per altro, è già inserito dentro il Piano di ripartenza e resilienza, quindi credo che ci siano tutte le condizioni per riportare il tema dell’istruzione tecnica e professionale al centro. Da anni il mondo del lavoro, Confindustria in testa, cerca di sensibilizzare su un ripensamento dell’intero sistema formativo tecnico e professionale. In quest’ottica, mi sembra molto utile un’approfondita analisi metodologica degli standard WorldSkills, che sono mutuati anche da altri paesi.

La condivisione dei parametri WorldSkills va anche nella direzione di una certificazione unica, riconosciuta a livello regionale, per non dire internazionale, delle competenze professionali. La considera una opportunità in più per i giovani da spendere nel mercato del lavoro?

Sicuramente. Un sistema di certificazione delle competenze è proprio quello che manca nel nostro Paese, e quindi anche a livello regionale. Da questo punto di vista l’Italia è un po’ indietro rispetto ad altre nazioni che hanno invece un repertorio consolidato e continuamente aggiornato.

Una delle attività qualificanti di WorldSkills sono le competizioni, dove i giovani si sfidano in gare sui mestieri. Le competizioni si svolgono a livello regionale, nazionale, europeo e mondiale. L’edizione 2019 si è svolta a Kazan, in Russia, ha visto la partecipazione di 63 nazioni, 1.300 competitor, 250mila visitatori. In effetti molti docenti apprezzano di WorldSkills l’aspetto legato alle competizioni come momento di potenziamento delle competenze degli studenti. Come valuta questo aspetto competitivo nella prospettiva dell’ingresso nel mondo del lavoro?

Premetto che non mi piace un approccio didattico agonistico, perché è una distorsione dell’approccio inclusivo. Qui però parliamo di qualcosa d’altro: si tratta di una competizione che diventa lo strumento per confrontarsi con la realtà “nuda e cruda” del mondo del lavoro, quindi per aggiornarsi e migliorare le proprie competenze. Questa è sicuramente una competizione che mi sento di promuovere e condividere in toto. Trovo che sia stimolante per gli studenti e anche per gli insegnanti. Leggo questa competizione in una dimensione educativa e pedagogica, perché lo studente non sta sfidando gli altri ma se stesso, i propri limiti e le proprie capacità. In questo senso, le competizioni potrebbero rappresentare una chiave interessante e utile nel percorso di crescita non solo professionale ma anche individuale. Quella che ho in testa è una scuola che si prenda cura di tutti, aiutando ciascuno e ognuno a esprimere il proprio potenziale. In questo tipo di competizione questo concetto c’è, perché l’approccio metodologico e gli obiettivi sostengono e potenziano la crescita dello studente. Di più: lo valorizzano in quanto persona consapevole del proprio potenziale e capace di presentarsi e relazionarsi con il mondo del lavoro. Quando le aziende incontrano i nostri studenti non riescono a vedere la persona, perché gli studenti non hanno ricevuto un percorso di orientamento che ha fatto scoprire prima di tutto se stessi, chi sono e cosa possono e vogliono essere. Il compito della scuola è prepararli a questo.

L’intervista: Nayibe Vasquez

Nayibe_Vasquez

L’esperienza WorldSkills nelle parole della docente dell’associazione “Scuole tecniche San Carlo” di Torino, expert WorldSkills nel settore dell’acconciatura.

Nel mese di ottobre 2020 si sono svolti i campionati nazionali dei mestieri WorldSkills Italy. Come è andata?

È stata un’esperienza molto positiva e molto gratificante, che ha rafforzato la voglia di proseguire in questa direzione. Soprattutto perché mi ha dato la possibilità di confrontarmi con altre realtà formative, fuori dai confini regionali. E poi, certo, perché ho portato a casa una medaglia d’argento: un risultato ottimo, frutto del desiderio di crescita professionale e personale e di investimento di tempo ed energia.

Cosa le ha restituito l’esperienza WorldSkills come professionista del settore?

Questa competizione mi ha offerto la possibilità di misurarmi con il mio potenziale e i miei limiti: e a me piace mettermi in gioco! Acquisire la consapevolezza di questi due elementi – potenziale e limiti – permette di continuare a crescere. Io non sono una parrucchiera, sono laureata in Economia ma il settore dell’acconciatura mi ha sempre appassionato. Ecco, WorldSkills fa proprio questo: mette in moto la passione.

Come?

A WorldSkills le emozioni sono indescrivibili: bisogna viverle. L’adrenalina che ti accompagna è una spinta propulsiva che stimola a migliorarti.

È così anche, forse soprattutto, per i ragazzi?

Nei ragazzi cresce la motivazione: di volersi mettere in gioco e dimostrare così che si può raggiungere un livello superiore rispetto a quello attuale della formazione professionale. Mi emoziona vederli sognare e ambire a crescere.

L’ambizione di migliorare l’offerta didattica vale soprattutto per le realtà formative, immagino.

Insieme alla direttrice dell’agenzia abbiamo creduto in questo progetto fin dall’inizio, presenziando sempre sia alle edizioni orientative sia a quelle di campionato. Arricchire il bagaglio professionale che porto all’interno della nostra agenzia è per me motivo di orgoglio e soddisfazione.

Ci sono state occasioni di confronto con gli altri expert del settore?

Sì, i campionati nazionali offrono ogni giorno la possibilità di condividere visioni diverse. Ci si confronta con standard molto alti e questo offre in qualche modo anche la possibilità di individuare i propri punti di forza: per esempio, il nostro è un mondo dove prevalgono fantasia e creatività.

Ha mutuato qualche idea da quanto ha visto?

Ogni volta che si partecipa alle manifestazioni WorldSkills si porta a casa qualcosa. Le dirò di più: utilizzando i criteri di valutazione di WorldSkills, quest’anno stiamo lavorando per promuovere un innalzamento della qualità formativa non solo dell’agenzia ma anche della formazione professionale di tutto il territorio regionale. Seguendo un profilo tecnico e creativo di livello internazionale, WorldSkills ha avviato una fase evolutiva per la nostra formazione professionale. Vogliamo fare in modo che nel tempo i parametri di valutazione richiesti da WorldSkills entrino a far parte della formazione professionale dei ragazzi. Così saranno pronti a partecipare alle competizioni regionali, nazionali e internazionali, e non solo. Come detto, stiamo lavorando all’inserimento negli standard regionali dei criteri definiti da WorldSkills: daremo così la possibilità anche a chi non partecipa alle manifestazioni di alzare il proprio livello formativo e affrontare il mondo del lavoro con maggiori competenze.

Ottima iniziativa. La promozione è limitata al solo settore acconciatura?

Io la sto portando avanti per il settore benessere. All’interno della commissione di valutazione degli standard per le prove abilitanti del settore acconciatura ho fatto la proposta di inserire una prova che adotta i criteri di valutazione WorldSkills. E la proposta è stata accolta.

Una nuova prospettiva nel sistema di valutazione regionale dei criteri formativi…

All’inizio il cambiamento fa paura ma, una volta compreso il meccanismo, ci si accorge dei benefici che porta. È un traguardo che si può raggiungere in tutti i settori della formazione professionale.

Facendo un passo ulteriore, saluterebbe quindi positivamente l’adozione dei criteri WorldSkills anche a livello nazionale…

Certo!

Concretamente in che modo il format WorldSkills contribuisce all’innalzamento della qualità dell’istruzione e della formazione professionale?

Fin dall’inizio WorldSkills è stato un trampolino di lancio per la formazione professionale, un elemento importante che ha consentito l’introduzione di una nuova visione dei profili standard a cui eravamo abituati. È una sorta di “molla” per la crescita professionale e personale: permette ai ragazzi di mettersi in gioco e confrontarsi con altre realtà formative, portandoli a conoscere i propri punti di forza e limiti: e questo è un momento fondamentale per avviare la fase di arricchimento del proprio bagaglio. Senza, non c’è partenza.

Perché davvero ci sia un miglioramento generale del sistema didattico, questa funzione formativa dovrebbe riguardare anche gli expert.

Assolutamente sì. Per quanto riguarda la mia esperienza il lavoro di gruppo è fonte di crescita anche per noi expert.

Avete creato un network con gli altri expert?

Sì, si crea una linea comunicativa anche con i colleghi di altre regioni e, addirittura, altre nazioni

Secondo lei, il format WorldSkills soddisfa anche una funzione di orientamento nei ragazzi più giovani? 

È una vetrina che permette ai ragazzi di scoprire le offerte didattiche proposte dagli enti di formazione e istruzione del nostro territorio. Dà la possibilità di avvicinarsi a questo universo e valutare le diverse prospettive di lavoro prima di scegliere il proprio percorso scolastico. Paragonerei WorldSkills a una bussola in un mare di incertezze, perché le proposte didattiche sono tante e la maggior parte dei ragazzi, dopo la terza media, non ha le idee chiare su ciò che vuole fare da grande.

Qual è il valore aggiunto di WorldSkills? 

La ricerca di crescita, professionale e personale.

Una parola per definire WorldSkills?

Un vulcano di emozioni.

Desidera aggiungere qualcosa?

Io ho fatto mio questo proverbio: impara l’arte e mettila da parte. Nel mondo del lavoro saper fare è indispensabile, ma anche saper comunicare, lavorare in gruppo, gestire lo stress… Chi entra nel mondo WorldSkills potenzia anche queste soft skills. Attraverso WorldSkills abbiamo potuto dimostrare che non è vero che chi sceglie la formazione professionale non ha voglia di studiare: i ragazzi che partecipano a WorldSkills sono motivati, hanno una passione, inseguono un sogno, esprimono le proprie emozioni ogni volta che entrano in campo e, quando escono, che siano vittoriosi o sconfitti, sono pronti a prepararsi alla prossima sfida. In questo l’organizzazione è stata vitale: c’è un team affidato e coeso che ci fa sentire a nostro agio, ci fa da guida durante il percorso, ci supporta nei momenti difficili durante le competizioni ed è di compagnia nei momenti di gloria.

Domanda superflua: ci sarete quindi anche alle prossime edizioni?

Certo, ce lo chiedono i nostri ragazzi! E noi saremo pronti a continuare.