TOMMASO GROLLERO è pasticcere, medaglia d’oro ai Campionati Regionali WorldSkills Piemonte 2015. Fra meno di un mese sarà alle prese con le Competizioni Nazionali dei WorldSkills Italy 2016, in programma a Bolzano dal 29 settembre all’1 ottobre. Gli abbiamo fatto qualche domanda sulle sue aspettative, le sue speranze ed anche sulla sua passione per l’arte dolciaria.
Come stai, Tommaso, e come procede la tua estate?
Quest’estate mi sono allenato per la competizione ai WorldSkills Italy di Bolzano, adesso ho fatto un tirocinio ad Alba da Selmi e uno a Torino come premio dei Campionati Regionali WorldSkills Piemonte, da Guido Gobino. Dovrò provare e riprovare per arrivare alla gara senza troppe ansie, visto che io sono un ragazzo abbastanza apprensivo: preferisco avere tutto sotto controllo.
Come sta procedendo la preparazione, ti senti al passo con gli altri competitor?
Mah, io parto dallo stesso presupposto con cui sono partito l’anno scorso, vado là più per me che non per la competizione in sé, non per arrivare primo a tutti i costi. Poi, se succede, va benissimo! Mi son reso conto di che mondo è: qualcosa che non vedi e non trovi in pasticceria o in qualunque lavoro inerente. Una bella esperienza, formativa che vada bene o che vada male.
Ma ti aspettavi che saresti arrivato a questo punto?
Neanche minimamente! Infatti, devo essere sincero fino in fondo, quando ho sentito dire il mio nome alla premiazione del concorso a Torino prima di essere felice ho detto “Cavolo, il prossimo anno dovrò fare un altro concorso!” [Ride].
Il momento più bello che ricordi, legato a WorldSKills?
Penso sia stato la mattina del primo giorno. C’erano tutti gli altri ragazzi che avevano bene o male la mia stessa agitazione, chi la mostrava di più e chi meno. Però ecco, anche se sembra un controsenso.. Mi ha tranquillizzato! Era qualcosa che accomunava tutti. Poi l’ho trovata una bella competizione proprio perché non troppo “agonistica”, sarà che sono arrivato cercando più dei colleghi che degli avversari, quindi l’ho vissuta benissimo e ho anche stretto amicizia con gli altri Competitor.
Nella tua preparazione ti ricordi un momento particolare?
L’ultimo mese e mezzo, che ho passato a non dormire la notte per farmi venire in mente delle idee. Perché mi ero prefissato che non avrei voluto prendere ricette da nessun libro o pasticcere che conosco, farlo completamente da me, infatti io non ho nessun preparatore per questo concorso e non ce l’ho avuto nemmeno per il precedente. Visto che magari non padroneggiavo le competenze dal lato chimico o microbiologico per poter arrivare a un determinato risultato, l’unico modo che avevo era provare e riprovare finché arrivavo al punto. È stata impegnativa, però alla fine ha dato i suoi frutti!
Parlando invece del tuo futuro lavoro: quando hai realizzato che volevi fare il pasticcere?
A undici anni. Non so il perché, me lo chiedono in molti in questo periodo, però non mi ricordo. È stato alla fine l’hobby e il gioco che è rimasto più persistente negli anni e che poi è diventato qualcosa di serio.
L’aspetto che ti piace di più, dell’essere pasticcere?
Beh, direi… La possibilità di rendere materiale un’emozione!
La tua ricetta preferita, o il dolce che preferisci fare.
Se mi avessi fatto questa domanda qualche anno fa ti avrei detto il tiramisù, amo ancora fare i savoiardi in casa e poi tutta la lavorazione, però adesso è un periodo in cui non faccio le cose più di due volte. Se mi invento una torta perché una notte mi son svegliato alle tre e ho pensato “Beh, guarda, questo abbinamento è interessante!” la provo a rifare la settimana dopo per riuscire a migliorarla, però raramente le ripropongo. Forse non va tanto a mio favore!
…La creatività al potere!
Sì, cerco di non fermarmi mai su una cosa soltanto. Può essere un pro come un contro…
Secondo te, i WorldSkills hanno un po’ cambiato il tuo approccio a questo mestiere?
La preparazione direi di sì, perché è stata il primo modo per mettermi alla prova. Mi sono reso conto che non era così semplice come credevo e il fatto del provare e riprovare è stato in alcuni momenti anche difficile da reggere, però sì, direi che è stata formativa, come prova.
Spero tu non sia scaramantico… Completa la frase: “Se vinco la medaglia d’oro… “
Eh, mannaggia, dovevi dirmela prima così me la preparavo! [Ride] Non saprei. Probabilmente mi verrebbe il triplo dell’ansia, perché poi ci sarebbe il Mondiale [I WorldSkills di Abu Dhabi 2017, ndr]! Se devo pensare a come sarebbe la mia reazione, punto tutto su quello!
Spero per te che la tua ansia triplichi davvero! C’è qualcuno che vorresti salutare, o ringraziare?
Dovrei ringraziare tantissime persone, WorldSkills mi ha aperto tante possibilità, per cui ringrazio tutte le persone che ho incontrato. Ho conosciuto veramente dei maestri in tutto e per tutto, che sono anche umili nel cuore, e ringrazio che ci siano persone così, disponibili e aperte. Parlo di alcuni ragazzi che c’erano da Guido Gobino, e anche da Selmi ad Alba…
…Che sicuramente faranno il tifo per te! In bocca al lupo!