L’esperienza WorldSkills nelle parole della direttrice dell’ “Ente nazionale Acli istruzione professionale – Enaip” di Cuneo
Cosa hanno riportato i vostri competitor ed expert dall’esperienza ai campionati nazionali dei mestieri WorldSkills Italy che si sono svolti a Bolzano dall’1 al 3 ottobre 2020?
Il collega Luca Dalmasso e l’allievo Andrea Bongiovanni sono tornati pieni di entusiasmo e idee da riproporre nei laboratori a scuola. La partecipazione ai campionati nazionali è stata una grande spinta motivazionale.
In che modo il format WorldSkills contribuisce all’innalzamento della qualità dell’istruzione e della formazione professionale di studenti e docenti?
Il format WorldSkills aiuta a puntare in alto: i docenti sono stimolati a reinventare la propria didattica e ritrovano nuovi stimoli professionali; gli allievi vengono incentivati a superare le proprie barriere.
Quale ritiene sia il vero valore aggiunto di WorldSkills?
La valorizzazione della formazione professionale, che raggiunge livelli molto alti. Le professioni assumono quasi espressioni artistiche ed evidenziano gradi di abilità molto elevati.
Come considererebbe l’adozione degli standard WorldSkills nel sistema scolastico regionale o nazionale?
Gli standard WorldSkills sono molto elevati e rappresentano un ottimo modo per testare e valorizzare le eccellenze che spesso riscontriamo nei giovani della formazione professionale.
Una parola per definire WorldSkills?
Eccellenze.
Desidera aggiungere qualcosa?
Spesso i ragazzi scelgono la formazione professionale come scappatoia, credono sia sinonimo di “scuola facile”. La sfida è fare in modo che il percorso scelto diventi la loro passione. WorldSkills sintetizza il sogno di una formazione che valorizza e dona credibilità a tutti i mestieri a livello internazionale e questo aspetto fa parte della nostra tradizione.